Cosa sono le stopwords e che ruolo hanno in chiave SEO.
L’analisi semantica gioca un ruolo importante nel modello adottato dal motore di ricerca di Google ed è altrettanto importante conoscerne la logica per una buona ottimizzazione SEO dei contenuti di un sito internet. In un precedente articolo sull’analisi semantica legata al SEO parlato in modo generale del processo di valutazione del topic legato ad una parola chiave scelta, o meglio ancora della focus key: dopo aver scritto un contenuto e scelto la parola chiave, quanto questa è concettualmente coerente con il singolo contenuto scritto? e quanto lo è in relazione al topic del sito in generale?
In uno step per il calcolo dell’indice semantico latente, ho parlato di processo di stemming, processo indispensabile in tutti gli algoritmi di analisi linguistica (semantica) per ripulire una frase da tutte quelle parole che non influiscono sulla costruzione del concetto che si vuole fornire con la frase stessa. Tali parole vengono chiamate stopwords.
Come appena detto le stopwords sono tutte quelle parole, in genere avverbi e preposizioni, che dal punto dell’algoritmo semantico non danno alcun valore aggiunto al processo di identificazione del concetto e che quindi vengono escluse dal testo in analisi.
Utilizzando un processo di analisi semantica, si. Ma ricordiamoci che gli algoritmi di Google sono in continua evoluzione e certamente anche l’elenco delle stopwords varia. Ma non solo: alcune stopwords, in alcuni casi, possono non essere considerate come tali se sono utili ad identificare un concetto.
Facendo delle ricerche in rete, in molti fanno riferimento alle liste di stopwords fornite dal sito ranks.nl, che ne fornisce anche una lista in Italiano. Tuttavia è utile utilizzare le stopwords con criterio e fare una piccola analisi sull’utilità o meno della loro presenza nelle parole chiave e nelle metadescrizioni.
Ci sono in rete diversi articoli che trattano l’utilizzo delle stepwords in fase di ottimizzazione SEO; ve ne segnalo due interessanti: uno del sito GoBloggingTips, e un altro del sito Yoast, sviluppatore di uno dei migliori plugin per il CMS WordPress per l’ottimizzazione SEO.
Prima di tutto vi segnalo una piccola curiosità.
Quando creiamo un nuovo articolo in WordPress, dopo aver scritto il titolo si crea automaticamente lo slug, ossia il link che rimanderà al nostro articolo dopo averlo pubblicato.
Ma vediamo come analizzare le nostre keyword in funzione delle stopwords. Seguendo i consigli dei due articoli citati qualche riga fa, è essenziale seguire pochi step per effettuare questa analisi.